martedì 24 giugno 2008

DOPO IL MERCATINO IMMONDIZIA DAPPERTUTTO. MA …. GIOCAVA L’ITALIA

di Roberto Di Monte


Domenica 22 giugno a Chieti c’è stato il consueto mercatino dell’antiquariato e, come al solito, un discreto afflusso di gente ha animato il Corso di Chieti sia la mattina che il pomeriggio. Poi ad una certa ora, poco prima dell’imbrunire, il fuggi fuggi, bancarelle smontate in tutta fretta e gente a casa di corsa, alle 20.45 avrebbe avuto inizio la tanto attesa partita della Nazionale italiana di calcio, per l’incontro dei quarti di finale del campionato europeo, contro la Spagna. Corso deserto, solo qualcuno a passeggio, quel qualcuno che approfitta della tranquilla e calda serata per fare due passi in solitudine lungo lo splendido Corso Marrucino per una volta svuotato, per fare una “vasca” senza folla, senza dover salutare per forza tutti e nella libertà di restare per una volta da solo con i propri pensieri. Ma, stupore! Là dove solo mezz’ora prima c’erano le bancarelle e tanta gente, ora c’è una distesa di carta e cartacce, buste in plastica e rifiuti vari. Il Corso è deserto, nessun addetto alle pulizie presente, nessun Vigile Urbano a rilevare quello scempio; Corso Marrucino è un deserto con rifiuti d’ogni genere al posto della sabbia. Ma certo, stava giocando l’Italia, tutto doveva fermarsi, anche gli addetti alla pulizia della città ed i Vigili hanno diritto di vedere la partita, in fondo il pattume si poteva raccogliere anche dopo. Se di questo si tratta, pulizie ferme per la partita di calcio neanche fosse la finale dei mondiali, allora non è certamente una valida giustificazione. A Chieti da qualche settimana è iniziata una vera e propria azione incisiva contro gli ambulanti del mercato settimanale abituati ad abbandonare il pattume a terra, sia a Chieti Alta che allo Scalo, e questa azione deve necessariamente continuare senza tregua, non può essere una partita di calcio a fermarla. La guerra contro gli imbrattatori è iniziata, ma se non c’è nessuno a combatterla, allora fino ad oggi abbiamo solo perso tempo. La partita di calcio e chi doveva occuparsi di ripulire la città (ed anche chi doveva controllare) hanno rovinato la passeggiata di alcuni cittadini che, seppur pochi, non hanno visto salvaguardato il loro diritto di poter godere appieno della via più importante della città. Almeno avesse vinto, l’Italia ……….



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