venerdì 31 ottobre 2008

Le barriere non sono solo architettoniche


Altrevoci. Non vedenti, barriere architettoniche e digitali
Guarda il video su RaiNews24
http://www.rainews24.it/video.asp?videoID=6012

Ordinanza del Comune di Chieti



L'ordinanza la potete scaricare dal sito del Comune di Chieti: qui


Aree interessate dall'ordinanza 542 del 29-10-2008



L'ordinanza del Comune di Chieti stabilisce che nelle aree interessate alle indagini ambientali svolte dalla Provincia, con il Comune e l'Arta, a Chieti Scalo, nell'area di esondazione del fiume Pescara,
è vietato:
- l'utilizzo di acque da pozzi per fini potabili o irrigui;
- la coltivazione dei campi per uso agroalimentare nelle aree oggetto di rilevamento e nelle aree contermini;
- il consumo alimentare dei vegetali spontanei e dei prodotti dei terreni agricoli ed orti presenti nella zona suddetta, senza la previa acquisizione di certificazione da parte degli enti preposti;
- l'asportazione e/o movimentazione di terreni, salvo i casi autorizzati di bonifica in corso e negli altri casi muniti dei titoli autorizzativi di legge;
- il pascolo degli animali destinati direttamente o con i loro prodotti all'alimentazione;
- la riattivazione degli impianti di potabilizzazione (chiusi dal 21.01.08) in località San Martino.
L'ordinanza è emessa in via cautelativa e potrà essere variata, modificata o ritirata in seguito alle indicazioni che saranno fornite dal competente servizio della AUSL.



La settimana europea della riduzione dei rifiuti


Mi è arrivata una mail su una interessante iniziativa: la settimana europea della riduzione dei rifiuti.

La mail che ho ricevuto è la seguente:

Dal 22 al 30 novembre 2008 si terrà la Settimana europea sulla riduzione dei rifiuti, SERD 2008, coordinata dall’ACR+ (Associazione europea delle Città e Regioni per il riciclaggio e la gestione sostenibile delle risorse).
L’Italia si è ufficialmente candidata a partecipare alla Settimana con un gruppo di istituzioni ed associazioni già impegnate sul fronte della gestione sostenibile dei rifiuti: Osservatorio Nazionale sui Rifiuti, Federambiente, Coordinamento nazionale Agenda 21 locale, Rifiuti 21 Network, Legambiente, Comuni virtuosi.
La campagna informativa, a cura del Coordinamento nazionale Agenda 21 locale, è basata sulla campagna europea «-kg» dell’ACR+ ed ha come obiettivo quello di far conoscere ad un pubblico più vasto possibile l’importanza delle politiche e delle pratiche di riduzione dei rifiuti nonché fornire una lista di consigli utili per ridurre i rifiuti mostrando la diversità di azioni possibili in diversi luoghi e per diversi soggetti implicati.

Le iniziative possono essere sia di tipo informativo e di comunicazione, per la diffusione dei contenuti della Campagna (kit informativo), che azioni concrete e dimostrative, ad esempio:
• diffusione del kit informativo a mezzo siti web, mailing list, media locali
• allestimento di un punto informativo ad hoc o in occasione di manifestazioni pubbliche già in calendario,
• incontri con la stampa locale sul tema della prevenzione rifiuti
• incontro pubblico sul tema della prevenzione rifiuti (in generale o su di uno specifico flusso di beni),
• distribuzione di borse in tela per la spesa, pannolini riutilizzabili, ecc.
• organizzazione di una giornata di scambio di beni usati tra cittadini
• raccolta straordinaria di beni usati con fini benefici

Il mittente è Peppe Carpentieri che ringrazio della interessante notizia.
Invito tutti a partecipare.

giovedì 30 ottobre 2008

mercoledì 29 ottobre 2008

Chieti in classifica... ambientale


Lo studio di Legambiente sulla situazione ecologica dei capoluoghi di provincia italiani è tutt'altro che lusinghiera per Chieti. La nostra città è al 59° posto, sotto la media nazionale, ultima tra le quattro città abruzzesi e, soprattutto, ferma. Pescara, L'Aquila e Teramo migliorano decisamente la loro graduatoria (di, rispettivamente, 33, 20 e 30 posti), mentre Chieti si muove solo di 4 posizioni e resta, insieme a Teramo, al di sotto della media nazionale.
Legambiente certifica una situazione di incuria ambientale che i cittadini teatini da tempo verificano sulla propria pelle. I parametri considerati dallo studio sono gli elementi che molti soffrono e che affliggono la vivibilità di Chieti.
I 26 diversi indicatori di qualità ambientale sono riferibili a tre macro-classi. Indicatori di pressione: misurano il carico generato sull’ambiente dalle attività umane (perdite di rete idrica, consumi di acqua potabile, di carburante, di elettricità, produzione di rifiuti solidi urbani, tasso di motorizzazione). Indicatori di stato: misurano la qualità dell’ambiente fisico (smog, inquinamento idrico, verde urbano). Indicatori di risposta: misurano la qualità delle politiche messe in campo dall’amministrazione pubblica (depurazione, raccolta differenziata, trasporto pubblico, qualità ambientale parco auto, isole pedonali e zone a traffico limitato, piste ciclabili, gestione ambientale nelle imprese e nella pubblica amministrazione, sviluppo di politiche energetiche, diffusione delle rinnovabili, monitoraggi e rilevamenti della qualità ambientale).
Gli indicatori presi in esame sono proprio gli elementi che mancano alla nostra città per essere considerata sufficientemente vivibile.
Prendiamo come esempio la raccolta differenziata. La quasi totalità dei comuni nella provincia di Chieti già attuano la raccolta porta a porta. Cosa impedisce di fare lo stesso alla città di Chieti? Ormai tutti ci rendiamo conto che ne va del futuro dei nostri figli e del nostro pianeta. Rimandare anche solo di un giorno le politiche di riciclaggio è un vero e proprio delitto nei confronti delle nuove generazioni.
Anche l’assenza di isole pedonali nella città è un problema sentito dalla cittadinanza chietina come la mancanza di un controllo del traffico. Le ZTL esistono solo sulla carta e nessuno fa rispettare i divieti. La puzza di smog è percepibile da chiunque non sia raffreddato, basta passare dalla Trinità in qualsiasi ora del giorno per accorgersene. Il monitoraggio e il rilevamento della qualità dell’aria è semplicemente inesistente, in un’epoca in cui tutte le città italiana si sono dotate di tali strumenti
Le mie proteste fatte qualche tempo fa hanno avuto dal sindaco risposte scoraggianti. Sarei adesso curiosa di conoscere la reazione dell’amministrazione teatina di fronte ad una classifica così desolante.. A meno che il comune non voglia considerare positiva la risalita in classifica, anche se solo di 4 posizioni.

Elvira Pace


Conferenze stampa a Chieti (acqua e tunnel)



C O M U N I C A T O S T A M P A


Il Sindaco di Chieti, Francesco Ricci, e l’Assessore all’ Ecologia ed Ambiente del Comune di Chieti, Bassam El Zohbi,

R E N D O N O N O T O

che domani, giovedì 30 ottobre 2008 , alle ore 11.30, presso la Sala di Consiglio Comunale, in Piazza Vittorio Emanuele II, nº 1 ( San Giustino ), terranno una Conferenza Stampa per illustrare la :

Ordinanza del Sindaco nº 542 del 29 ottobre 2008
avente ad oggetto: “Chiusura pozzi A.C.A. S.p.A. e divieto d’uso potabile ed irriguo acque sotterranee emunte nella fascia industriale di Chieti Scalo…”



Chieti , 29 ottobre 2008



C O M U N I C A T O S T A M P A



L’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Chieti , Luigi Febo ,

INVITA LA CITTADINANZA

DOMANI , GIOVEDI’ 30 OTTOBRE 2008 , ALLE ORE 18.30 ,
PRESSO LA SALA “VALERIO CIANFARANI”
DEL MUSEO “LA CIVITELLA”
ALLA PRESENTAZIONE DEL
PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE
DEL COLLEGAMENTO PEDONALE
TERMINAL BUS VIALE GRAN SASSO - LARGO BARBELLA.

Interverranno :

il Sindaco di Chieti , dott. Francesco Ricci ;
i progettisti ;
l’esperto di Mobilità , ing. Roberto D’Orazio ,
la Direttrice del Museo “La Civitella”, dott.sa Adele Campanelli ;
le Associazioni di Categoria :
Confesercenti ; Confcommercio , Chieticentro, Consorzio “Le Torri” , Federcosumatori, Unione Industriali .



Passeggiata in carrozzella... da chietiscalo.it



Il seguito qui

Da chietiscalo.it

Questa mattina, dalle ore 8,30 alle ore 8,50.
In replica poi alle 9,40 circa ed alle 10,50circa.
sul sito www.skytg24.it, nella diretta presente su internet
il video di Mirko Leandri per chietiscalo.it

venerdì 24 ottobre 2008

Prossimi appuntamenti no centro oli



Domani 25 Ottobre ore 12.20 su RaiTre andrà in onda la replica del servizio realizzato sul terreno del Feudo. Consigliamo di avvisare amici e conoscenti di seguire questa trasmissione.

Domenica 26 Ottobre ore 10 circa, appuntamento sugli stessi terreni di Contrada Feudo dove l'Eni avrebbe voluto costruire il Centro Oli per sostenere i proprietari che si sono opposti e scoprire le bellezze di questi luoghi. Per l'occasione vi preghiamo di aderire all' iniziativa con la quale si chiede a ogni partecipante di portare su posto almeno 2 conoscenti che non sono informati su ciò che sta succedendo e che non conoscono i posti in questione, per farli partecipi del grave pericolo che incombe sul nostro territorio. Mobilitiamoci!


Qui la cronologia del Centro Oli

giovedì 23 ottobre 2008

Senz'acqua e... senza parole!




Ancora senz'acqua a Chieti, e ancora senza gli opportuni avvertimenti.
Quando c'è stata l'emergenza a Pescara tutti si sono mobilitati, e c'è stata grande risonanza sui media. A Chieti tutto tace.
Ieri l'interruzione era stata programmata, in merito ad un cosiddetto “potenziamento dell'impianto idrico” della Centrale di Chieti Scalo. Era prevista, secondo quanto comunicato sugli organi di stampa, l'installazione di tre nuove elettropompe per il sollevamento dell’acqua verso Chieti alta e l’allaccio di una nuova turbina. L'interruzione era programmata dalle dalle 7 fino alle 16 di mercoledì 22 ottobre.
Oggi è giovedì, e l'acqua ancora non c'è.
Ho cercato notizie chiamando il numero preposto alla segnalazione guasti, e mi hanno parlato di una improvvisa rottura della rete. Allora ho certato sul sito dell'ACA, ma non ho trovato nessun comunicato. Pare che in centro a Chieti sia passata la macchina che avvertiva del guasto, ma in periferia nessuno sa niente...
E l'acqua non c'è...
E' tornata per un'oretta, a cavallo dell'ora di pranzo, ma era inutilizzabile a causa della eccessiva pressione e della pessima qualità. Poi è subito mancata di nuovo.
Cerco ancora su internet, e finalmente trovo una notizia ansa:
http://www.ansa.it/ambiente/notizie/notiziari/acqua/20081023123734754225.html
Leggo:
ACQUA: A CHIETI LAVORI IN CORSO PER GUASTO CONDOTTA IDRICA
(ANSA) - CHIETI, 23 OTT - Sono in corso dalle 7 di stamani a Chieti i lavori per riparare il guasto che si e' verificato improvvisamente, durante la notte, su una delle saracinesche della condotta idrica che eroga l'acqua nella zona alta di Chieti e che nel corso della giornata di ieri era stata interessata dalle opere per il potenziamento della centrale idrica. Lo ha reso noto l'Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca) di Pescara. ''Intorno alle 19.45 di ieri - ha spiegato il presidente dell'Aca, Bruno Catena - sono terminati i lavori per il potenziamento della centrale idrica di Chieti Scalo e contestualmente e' stata ripristinata la normale erogazione di acqua potabile nella zona alta di Chieti. Alle 21.30 pero' si e' verificato un guasto sulla vecchia tubatura che ha costretto i tecnici dell'Aca a sospendere nuovamente, ma solo temporaneamente, l'erogazione idrica nella zona alta di Chieti. L'intervento di riparazione e' durato circa un'ora e mezza e intorno alle 23.30 e' stato nuovamente ripristinato il normale flusso idrico. A questo punto pero' si e' verificata un altro guasto a una delle saracinesche della condotta che pompa l'acqua verso la zona alta di Chieti''. Secondo Catena ''si tratta di una apparecchiatura del diametro di 40 centimetri e risalente al 1956, ormai vecchia e obsoleta''. L'assessore del Comune di Chieti, Luigi Febo, e' stato avvertito immediatamente e, di comune accordo, ''e' stato deciso di posticipare a stamane la riparazione della saracinesca per consentire il riempimento delle autoclavi e dei serbatoi dei palazzi nel corso della notte''. (ANSA).
Considerato che in alcune zone periferiche l'acqua ieri non è tornata per niente, nonostante quanto dichiarato e che non tutta la popolazione è stata avvertita delle interruzioni, non sembra logico avere delle perplessità sulla effettiva necessità dei lavori effettuati? Non sarebbe stato meglio concentrarsi a lavorare sulle reti idriche, ormai fatiscenti, invece che potenziare una centrale idroelettrica? Non è forse controproducente procedere a queste interruzioni, seppur programmate, senza verificare la tenuta delle reti esistenti? Non è forse opportuno stanziare dei fondi per il rifacimento delle reti, invece di pensare ad opere “pubbliche” come il fatidico tunnel di Largo Barbella?
Chieti fa acqua da tutte le parti... ma l'acqua non c'è!!!!!!

ps: subito dopo aver scritto quanto sopra ho letto il comunicato stampa dell'opposizione al Comune di Chieti. L'amministrazione deve rendersi conto che questi problemi sono dei cittadini, e risolverli prescinde dai partiti. Chieti così non va, bisogna adoperarsi per migliorare. Ci sono priorità che devono essere rispettate, e l'acqua è sicuramente una di queste.
Un'altra piccola domanda: ma davvero l'acqua da Chieti Scalo risale a Chieti?
Com'è possibile?

I comunicati stampa di oggi sull'acqua...

Ecco i comunicati stampa di oggi del Comune di Chieti sull'acqua:

COMUNE DI CHIETI

Continua il problema acqua: oggi ancora una volta l’ennesima, la città è costretta a vivere una situazione di notevole disagio e la gente, oramai esasperata, si chiede:

come pensa l’Amministrazione comunale di tutelare i cittadini dall’attuale carenza idrica che si sta verificando ormai da vari mesi? La mancanza d’acqua interessa tutto il territorio ed in questi giorni soprattutto Chieti alta, ciò vuol dire che qualche cosa non funziona nella distribuzione dalle condotte alle utenze.

come pensa di incrementare gli interventi di sistemazione delle perdite, già attuati dal settore acquedotto del comune da una decina di anni, al fine di migliorare l’efficienza del servizio e di ridurne i costi, anche in considerazione della spesa a carico del cittadino?

quando finiranno i lavori che l’A.C.A. sta eseguendo per il potenziamento dell’impianto allo Scalo al fine di inviare maggiori quantità di acqua a tutta Chieti?

Da un comunicato stampa odierno dell’ACA si è appreso che la nuova ed improvvisa interruzione è dovuta all’imprevedibile rottura di una saracinesca che pompa l’acqua nella zona alta di Chieti, “apparecchiatura del diametro di 40 centimentri e risalente al 1956 e quindi ormai vecchia ed obsoleta”, che ha fatto seguito ad un altro improvviso guasto accaduto la scorsa notte e risolto dai tecnici dell’ACA.

L’Ass. Febo “avvertito immediatamente” ha concordato con l’Aca di dare acqua durante la notte e di avviare i lavori di riparazione questa mattina.

Si è però dimenticato di far girare fin dalla prima mattinata una macchina per avvisare i cittadini della nuova interruzione di cui non si conoscono ancora tempi certi .

Ancora una volta evidenziamo come il passaggio della gestione del servizio idrico all’ATO e quindi all’ACA non ha dato efficacia ed efficienza alla città di Chieti, ma solo tanti problemi ed aumento di costi per i cittadini.

Infine, nello spirito collaborativo e nell’esclusivo vantaggio della collettività, invito l’Ass. Febo a rivedere il piano triennale delle opere pubbliche con qualche tunnel in meno e qualche investimento per l’innovazione delle condotte idriche in più .

Chieti 23 ottobre 2008

Il Capogruppo di F.I.
Emilia De Matteo


C O M U N I C A T O S T A M P A


L’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Chieti, Luigi Febo, ha rilasciato la seguente dichiarazione.

« E’ davvero facile cavalcare l’onda di un disagio per creare consenso. E’ facile anche scivolare nelle offese personali. Se c’è una bugia (con un crescendo di punti esclamativi) c’è anche un bugiardo. Ho l’impressione che si stia davvero esagerando. Stiamo andando oltre un corretto confronto politico.

Ma, come diceva qualcuno, bando alle ciance e passo ad illustrare quello che è successo e le azioni adottate dal Comune

Ieri, 22 ottobre sono stati eseguiti dall’ACA i lavori per il potenziamento della centrale idrica di Chieti Scalo.

Dopo poche ore dalla loro conclusione, verso le 21.30, si è verificato un guasto sulla tubatura che ha obbligato l’A.C.A. a sospendere l’erogazione di acqua a Chieti Alta.

Alle 23.30 sono state riaperte le condotte ma, al momento del riavvio del normale flusso idrico si è verificata una ulteriore ed imprevedibile rottura che ha interessato questa volta una delle saracinesche della condotta che pompa l’acqua verso Chieti Alta.

A quel punto, d’intesa con l’A.C.A., l’Amministrazione ha deciso di rinviare gli ulteriori di riparazione di qualche ora per far si che i cittadini non si svegliassero con i rubinetti a secco.

Oggi, 23 ottobre

Avvisati telefonicamente Scuole ed esercizi commerciali (bar, ristoranti, ecc,) circa l’emergenza in corso.

Attivato linea telefonica per emergenza acqua: 0871 341249

Attivato servizio speciale di rifornimento idrico

n.2 autobotti (una ferma a Piana Vincolato ed un’altra in giro per la Città) ,

serbatoi da 30 litri posizionati nei quartieri: Tricalle, piazza Garibaldi, Filippone, Madonna degli Angeli e Sant’Anna.

Distribuzione domiciliare gratuita per anziani e persone in difficoltà

Stato dei lavori

I lavori di ripristino della saracinesca guasta sono partiti contestualmente all’attivazione dei servizi ai cittadini ma riscontrata la gravità dell’intervento, si è deciso di sospendere l’erogazione idrica, nella sola Città Alta , fino a domani alle ore 06.00. »


C O M U N I C A T O S T A M P A



L’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Chieti, Luigi Febo,

R E N D E N O T O

che l’erogazione idrica a Chieti Alta, sospesa nella giornata odierna a causa dei lavori di ripristino di una saracinesca della condotta che eroga acqua potabile, sarà ripristinata alle ore 11.00 di domani, venerdì 24 ottobre 2008 .

Convegno Abruzzo Social Forum



Passaparola! Partecipa!

Dall'Europa all'Abruzzo
Beni comuni, territorio, lavoro ed educazione
un'altra politica in movimento.

Oggi
giovedì 23 ottobre ore 20.30
Sala convegni CGIL PESCARA Via Benedetto Croce 108

interverranno i partecipanti al Forum Sociale Europeo di Malmo

Renato Di Nicola (Rete Europeo Movimenti per l'Acqua)
Ettore D'Incecco (Cobas-scuola)
Carmine Miccoli (Pax Christi)
Corrado Di Sante (Abruzzo Social Forum)

durante l'iniziative verranno proiettati foto e video dal Forum Sociale Eurpeo di Malmo

Comunicato stampa di Diritti Diretti Onlus

Mobilità e Accessibilità nella Provincia di Chieti:
delibera nasce da segnalazione di Diritti Diretti ONLUS

Il Presidente Simona Petaccia: «Il documento impegna l’Amministrazione Provinciale a rimuovere gli ostacoli di ordine economico, amministrativo e tecnico che impediscono la fruizione a chi ha problemi motori (disabili, anziani o semplici infortunati) e mamme con bimbi nei passeggini. È vero che le pubbliche amministrazioni sono tenute a farlo per legge, ma questa delibera permette un passo in più: quando si daranno i contributi per manifestazioni, iniziative ed eventi, si inserirà una clausola nelle deliberazioni/determine di concessione dei contributi/patrocini con la quale si specificherà che l’evento dovrà essere organizzato consentendo ai suddetti soggetti di poter accedere»
DD News, 23/10/2008 – Simona Petaccia, Presidente di “Diritti Diretti ONLUS” 1 ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«Una delibera della Provincia di Chieti nata da una segnalazione effettuata dalla nostra associazione mi rende davvero soddisfatta. Durante il Consiglio Provinciale del 12 settembre 2008, infatti, è stata adottata la mozione presentata dal Consigliere Alex Caporale lo scorso 12 Agosto a seguito di uno spiacevole equivoco sull’accessibilità che non mi aveva permesso di prendere parte a un evento al quale ero interessata.
Tale documento impegna l’Amministrazione di Chieti a rimuovere gli ostacoli di ordine economico, amministrativo e tecnico che impediscono la fruizione degli eventi e delle iniziative a chi ha problemi motori (disabili, anziani o semplici infortunati) e mamme con bimbi nei passeggini.
È vero che le pubbliche amministrazioni sono tenute a farlo per legge, ma questo documento permette un passo in più: quando si daranno i contributi per manifestazioni, iniziative ed eventi, l’Amministrazione Provinciale di Chieti inserirà una clausola nelle deliberazioni/determine di concessione dei contributi/patrocini con la quale si specificherà che l’evento dovrà essere organizzato consentendo ai suddetti soggetti di poter accedere.
Diritti Diretti è una associazione che non ha alcun indirizzo politico e/o religioso, ma non posso che ringraziare quanti si sono impegnati, si impegnano e si impegneranno per tutto questo. Concordo, infatti, con la massima cinese secondo la quale “Non conta la razza del gatto, importa che acchiappi i topi!”. Inoltre, credo che sia importante evidenziare quanto manifestazioni, iniziative ed eventi abbiano un notevole impatto sul turismo e sull’immagine della città che li accoglie. Per questo, una sempre maggiore attenzione verso il diritto alla mobilità/accessibilità non può che produrre effetti positivi sulla promozione del territorio. Di conseguenza, Diritti Diretti ONLUS mira a dare visibilità alle “Buone Pratiche” e a indurre un numero sempre maggiore di manager e amministratori pubblici a essere socialmente responsabili, dimostrandogli che una simile scelta può anche produrre concreti vantaggi economico-commerciali».
Per maggiori informazioni su “Diritti Diretti ONLUS”, visitare il sito web www.dirittidiretti.it (cliccando sulla scritta “Sito in costruzione”).

martedì 21 ottobre 2008

Acqua e Aca a Chieti

Leggo questo articolo:
Acqua, mercoledì a secco per Chieti. L'Aca al lavoro per potenziare il servizio
e mi chiedo: ma perchè l'acqua potabile deve essere "pompata" da Chieti Scalo a Chieti?
A Chieti Scalo manca l'acqua tutte le sere, a Chieti una volta ogni due o tre giorni.
E a cosa serve questo "movimento" d'acqua? Ad una centrale idroelettrica?
Sarò ignorante, ma non capisco....
Me lo spiegate?

Amianto in Abruzzo

La Regione Lazio ha deciso di fare la mappatura dell'amianto!!!
E l'Abruzzo cosa fa?
Cosa stanno facendo?
Le domande sono tante, le risposte mancano sempre...

Articolo uscito sul Corriere

Ho appena ricevuto una mail che mi segnala questo articolo:

La storia Le nuove cifre dell'Ines: qui si produce il 92% del «veleno» italiano. Gli ambientalisti contro l'Ilva che si difende: siamo in regola

A 13 anni ha il tumore da fumo. «E' la diossina»


E' sicuramente da leggere, soprattutto per coloro che hanno ancora qualche dubbio sul Centro Oli di Ortona.

Chieti città wireless

C O M U N I C A T O S T A M P A

L’Assessore all’Informatizzazione del Comune di Chieti, Bassam El Zohbi,

R E N D E N O T O

che domani, mercoledì 22 ottobre 2008, alle ore 11.30, presso il Centro Sociale “Casone” di Brecciarola a Chieti, si terrà la Conferenza Stampa per l’avvio del

N U O V O
S E R V I Z I O W I R E L E S S

Alla Conferenza Stampa parteciperà il Sindaco di Chieti, Francesco Ricci .


Attenzione assessore....
Forse non hai visto questo:




Appuntamento a Chieti

Mate Infoshop
Libreria Interno4 - Bottega del Mondo
Sportello Turismo Responsabile

a Chieti in Via B. Spaventa n.24
(vicino al Supercinema)
GIOVEDÌ 23 Ottobre ore 18


La deriva petrolifera in Abruzzo
Come mai la gente si incazza tanto ?
sindrome di nimby ?
ambientalismo nichilista?
un virus intelligente?

Parliamone con :
Gianni Belcaro, medico ricercatore
Fabrizia Arduini, Coordinamento per la Tutela Della Costa Teatina

lunedì 20 ottobre 2008

domenica 19 ottobre 2008

Chi tutela il cittadino...?

Ormai la nostra città è sempre più costernata dai lavori in corso d’opera che non finiscono mai e creano molti disagi sia all’utenza pedonale che al traffico veicolare; ci sono disagi creati dall’interruzione del servizio idrico, che negli ultimi due anni è divenuto molto inefficiente; ci sono mancanze da parte della politica verso i cittadini, ma questa non dovrebbe essere una novità… Nel Palazzo d’Achille durante i Consigli Comunali la maggior parte non affronta la seduta con il dovuto impegno e con la dovuta serietà; ci sono amici, colleghi, che si divertono e fanno finta di partecipare, le uniche persone che veramente partecipano attivamente sono tre o quattro e tutte di posizioni politiche diverse, persone che hanno veramente a cuore Chieti. Io mi sono trovato al Consiglio Comunale in tre occasioni ed in queste ho visto e sentito parlare sempre le stesse persone mentre gli altri nemmeno stavano a sentire… ma con queste persone che si trovano a decidere delle sorti della città e del cittadino come si può stare tranquilli? Come si fa a stare in silenzio mentre altri (eletti da noi ricordo) stanno seduti sulla poltrona fingendo di partecipare? Il cittadino in che modo viene tutelato? I disagi degli ultimi due anni hanno dimostrato in modo lampante che la gente di Chieti viene dopo il proprio interesse personale e le sorti della città vengono ancora dopo… insomma abbiamo persone che “governano” solo sotto elezioni. Mi rendo conto che questa è un accusa grave, ma mi rendo anche conto di come è ridotta la città oggi, barriere architettoniche da tutte le parti, ed i disabili ringraziano; marciapiedi lasciati a metà, lavori interminabili con un notevole spreco di denaro pubblico, in tutto questo il cittadino dove è collocato? Non so se le persone sono ancora disposte ad andare avanti con una politica che pensa solo alla sua sopravvivenza… il popolo dovrebbe essere sovrano… ad oggi il popolo subisce e colpevolmente non si fa sentire. Mi viene da pensare che tutto il caos in cui versiamo oggi in un certo senso lo meritiamo per la nostra poca attitudine a far valere i nostri diritti di cittadini… Intanto “loro” continuano a decidere come gli fa più comodo…

sabato 18 ottobre 2008

Video 11 ottobre - Ortona

http://www.comitatoabruzzesedelpaesaggio.com/

martedì 14 ottobre 2008

La Chieti che vorrei...

La Chieti che vorrei...
qualche giorno fa così intitolava un articolo su RagazziDiChieti.it, gestito da uno dei pochi giovani che ancora hanno a cuore la propria città (http://ragazzidichieti.it/2008/10/12/la-chieti-che-vorrei/)
Chieti ha tanti problemi, primo fra tutti l'apatia dei cittadini, presi dallo sconforto e dalla rassegnazione oppure soltanto da quel senso di impotenza che pervade in chi non ha modo di farsi sentire.
La città che vorrei è una città sicuramente più pulita, sotto tutti i punti di vista.
Una città nella quale i cittadini sarebbero ben contenti di rispettare le regole, per il benessere di tutti e per il decoro comune.
Una città a misura di disabile, accessibile a tutti, senza distinzioni di sorta.
Una città nella quale il traffico non sia un problema ma una risorsa e i lavori pubblici siano pubblici davvero, pensati e realizzati per il benessere comune.
A volte mi capita di pensare a quali potrebbero essere le “soluzioni” ai tanti problemi che attanagliano la nostra città e a come esse siano purtroppo difficilmente praticabili.
Le persone non collaborano neanche alle poche iniziative positive che ci sono e molti si limitano soltanto a criticare passivamente quello che viene realizzato.
Vero è che se si pensasse un po' di più “prima” ai progetti cosiddetti di “riqualificazione” della città, forse non ci sarebbero i problemi che spuntano “in corso d'opera” e che minano la riuscita di questi “bellissimi” progetti.
Mi viene in mente l'ormai famoso Tunnel di Largo Barbella, secondo il mio modesto parere opera inutile e inutile spreco di denaro pubblico.
Il problema del traffico a Chieti dovrebbe essere studiato più approfonditamente sotto il profilo delle utenze, e il Tunnel certo non risolverebbe granchè, anzi....
Non ha senso infatti fare un tunnel, pedonale, che immetta nel centro cittadino se ancora tante vie del centro sono accessibili alle auto e condizionate da un traffico caotico e selvaggio.
Tante sono le ZTL che non sono rispettate, e mancano i dovuti controlli.
A Chieti c'è “tolleranza” e non rispetto delle leggi.
Per non parlare poi dei parcheggi, che a Chieti lasciano molto a desiderare. E' vero che abbiamo la cattiva abitudine di prendere la macchina anche per piccoli spostamenti, ma è anche vero che il trasporto pubblico non è incentivato ed è ancora in molti casi “scomodo” per gli utenti. Ho letto di recente che sono “tutti contenti” per i nuovi autobus snodati (ma dove li mettiamo? E dove li facciamo passare?) che riusciranno a portare il doppio delle utenze nella tratta più frequentata, quella usata dagli studenti e dai pendolari. Ho letto che toglieranno i piccoli autobus elettrici che fanno ora da navetta in centro, e mi chiedo per quale motivo.... Forse sono poco utilizzati? E perchè? Perchè non chiedersi prima le motivazioni di questo inutilizzo? Perchè molti grandi autobus passano ancora per il centro città, in vie strette e sicuramente inadeguate a quel tipo di traffico?
Avete provato a passare per via Arniense e a “godere” del “massaggio” gratuito e del rumore provocato dalla pavimentazione di ciottolato, in più tratti dissestata? E lì ci passano ancora alcuni autobus, oltre alle macchine...
Coloro che sono pagati per risolvere questi problemi hanno provato a “farsi un giro” per la città?
Ho letto anche del progetto di parcheggi sotterranei in piazza San Giustino e mi chiedo, come per il tunnel, se gli amministratori di Chieti sanno che viviamo in una antica città nella quale dovunque si scavi si trovano resti archeologici importanti. Vogliamo scommettere che ai primi scavi i lavori saranno interrotti per il ritrovamento di resti storici, come è già successi per i primi scavi del Tunnel?
I parcheggi dovrebbero essere esterni, e non al centro cittadino, e magari essere gratuiti e serviti da bus navetta anch'essi gratuiti. Per pareggiare i conti si potrebbe far pagare un pedaggio a chi volesse o dovesse proprio entrare con la propria auto.
Si potrebbero mettere nelle ZTL dei dissuasori tipo quello situato al Corso, per impedirne l'accesso indiscriminato.
Si potrebbe cercare di trovare una locazione migliore per il capolinea degli autobus, che intossicano quei poveri cittadini che hanno la sventura di abitare proprio a ridosso delle aree di sosta.
E intanto la filovia ha ancora dei “problemi” a partire nonostante siano trascorsi diversi mesi dall'intervento delle “Iene” e nonostante le numerose rassicurazioni date attraverso la stampa.
Quali sono le soluzioni? Quali le alternative possibili?
E perchè non vengono ascoltati i cittadini, diretti interessati ai problemi della città, quando si fanno questi progetti?
Beh, perchè i cittadini nel frattempo dormono..... Perchè tanto le loro proteste non verrebbero ascoltate....
E poi è molto più facile parlare della “città che non va”, piuttosto che di quella che funziona.
Cerchiamo tutti di fare la nostra parte con coscienza....
Trovare le soluzioni è compito di chi abbiamo scelto che ci rappresenti nell'amministrazione cittadina, che lo facciano con criterio e passione.
Che i cittadini si impegnino poi a rispettare le regole e non a reclamare soltanto i propri diritti.
Che ognuno di noi, quando parcheggia sulle strisce pedonali o quando attraversa una ZTL senza il dovuto permesso abbia anche solo un minimo pensiero sulle conseguenze di ciò che si appresta a fare e non pensi soltanto al solito “tanto lo fanno tutti”.
Vorrei che coloro che parcheggiano a ridosso degli scivoli per disabili pensassero che sono fortunati a non avere l'esigenza di doverli usare, e che ci sono invece persone più sfortunate di noi che senza quello scivolo non possono neanche salire su un marciapiede....
La Chieti che vorrei è.... una città a misura d'uomo... è un'utopia?

sabato 11 ottobre 2008

Antenne a Chieti

Si dice che l'inquinamento elettromagnetico faccia male.
Si dice che le radiazioni provochino malattie e disturbi, specialmente in chi è particolarmente sensibile o nei bambini.
La tecnologia è sicuramente importante, lo sviluppo anche, ma non a scapito della salute.
Nel dubbio.... meglio tutelarsi, no?
Allora perchè le antenne spuntano come funghi?
Perchè ce ne sono tante in brevi spazi?
Non sarebbe meglio, almeno, regolare la loro installazione, se proprio sono così indispensabili?
E soprattutto... effettuare i controlli!
Se compro casa e dopo poco mi installano una antenna nel palazzo affianco, come posso protestare? La mia casa, se volessi venderla, quanto si svaluterebbe? E chi se la comprerebbe con una antenna così vicina?
Domande, domande, sempre domande... ma mai risposte....
Chi può rispondere lo faccia, con una mano sulla propria coscienza.

Barriere architettoniche a Chieti

Fino a quando non siamo noi in prima persona a provare determinate cose non ci rendiamo conto di come possa stare chi sta peggio di noi. Il mondo dei disabili è un mondo pieno di barriere, mentali e non, e sicuramente non bastano gli sforzi che vengono fatti per abbatterle. E' caduto il muro di Berlino, ma gli scalini continuano ad essere insormontabili. Chieti ne è piena, impedendo l'accesso in tanti luoghi, troppi, alle carrozzelle. Speriamo che denunciare significa riaccendere le coscienze, specialmente di chi può ancora fare qualcosa. Abbattiamo queste barriere, per loro e per noi tutti, per un mondo senza discriminazioni.








venerdì 10 ottobre 2008

Consiglio Comunale a Chieti 10 ottobre 2008

Se potessi riprendere il Consiglio Comunale di Chieti...
Riprenderei i corridoi e l'atrio quando sono pieni di persone che chiacchierano, l'antibagno usato come sala fumatori, i consiglieri che entrano in sala solo se richiamati dal suono della campanella...
Se potessi registrerei gli odori, specialmente la puzza di fumo già forte di prima mattina. Riprenderei le sedie rotte, sporche e maleodoranti. Riprenderei le lancette dell'orologio che corrono mentre la sala è ancora vuota, in ritardo sull'orario di convocazione... Riprenderei le vistose macchie di umidità del soffitto della sala consiliare, anche se sono già previsti i lavori di ristrutturazione... Riprenderei i cartelli “vietato fumare” fatti di carta e attaccati con lo scotch... Inquadrerei chi legge il giornale o parla al telefonino, mentre qualche altro consigliere prende la parola e parla mentre nessuno lo ascolta...
Riprenderei chi attraversa i corridoi con la sigaretta accesa e magari si ferma davanti alla porta aperta, pensando così di essere “in regola” con le leggi sul fumo. Farei sentire il chiasso quasi costante che c'è in sala e nell'atrio durante il consiglio, che spesso impedisce di distinguere le parole di chi parla al microfono.
E magari... alla fine... riuscirei a riprendere anche i “contenuti”, con le decisioni importanti prese da questi nostri rappresentanti sul futuro della nostra città....

La seduta di oggi è importante, si decideranno infatti importanti variazioni di bilancio.
La convocazione è alle nove, ma alle 9.45 ancora non si comincia...
La puzza di fumo è già consistente, anche se non si vede (ancora) nessuno che fuma. La richiesta del Meetup di Chieti di riprendere i consigli comunali non ha avuto ancora risposta, quindi devo limitarmi a “raccontare”. Non so quanto riuscirò ancora a reggere, però, mi sento già un nauseabondo odore addosso. Ho chiesto al Sindaco di adoperarsi per far rispettare la legge sul fumo, mi ha risposto che lo dirà “a chi di dovere”. Per ora il Sindaco non c'è, o almeno non è ancora presente nella sala consiliare.
Finalmente la sala comincia a riempirsi, sono le dieci meno dieci. Suona la campanella. Arriva il Sindaco, prende posto.
La campanella suona ancora. E suona... e suona... e suona.
Alle 9.55 si procede con l'appello. 36 presenti, no ora 37.
Arriva il consigliere Bucci e chiede subito di intervenire “per fatto grave”: chiede di chiarire l'orario nel quale è stato effettuato l'appello. Il presidente risponde: alle 9.54. Si segnala il passaggio di un consigliere da un partito al gruppo misto. Un altro consigliere chiede di rivisitare i posti in aula secondo gli schieramenti e i nuovi trasferimenti. Poi saluti e baci, applausi, “chiacchiere” varie. C'è da salutare quel consigliere che ha quell'incarico, quell'altro che si è spostato ecc... Ma non doveva essere una seduta “importante”? La discussione dei punti all'ordine del giorno? Finalmente arriva, alle 10,20 la votazione sul primo punto. Subito si passa al secondo, e di corsa al terzo. Per il terzo punto gli interventi cominciano ad essere lunghi e laboriosi, l'argomento da trattare è complesso. Si tratta dell'Azienda Municipale Multiservizi. Sono le 10.27, in sette minuti siamo già al terzo punto. Forse si sta cercando di recuperare il ritardo? Il presidente Raimondi comincia a richiamare i consiglieri per il chiasso in aula. Il vociare si sposta nei corridoi. Il viavai fuori e dentro la sala è pressocchè continuo.
Passano davanti a me alcuni consiglieri con il pacchetto di sigarette in mano: dove andranno a fumare?
Alle 10.35 sono presenti in sala 18 consiglieri.
Alle 10.40 il Sindaco si allontana.
Parlano di politiche sociali e di barriere architettoniche. Dicono che mancano i fondi, che il governo ha effettuato tagli notevoli alle politiche sociali. “A Chieti nel sociale siamo all'anno zero”, dice un consigliere, e sostiene che i servizi sociali devono funzionare anche in mancanza di fondi, perchè sono indispensabili.
Alle 11.20 ci sono 15 presenti. Chiudete la porta dell'antibagno – sala fumatori!!! La puzza è insopportabile!
Si avvicina alla transenna un consigliere, parla con una persona del pubblico: “dopo la farmacia facciamo cadere la seduta”, dice. Lo supponevo... ormai ho imparato anch'io la “tecnica” usata quasi sempre nei consigli.
Nel frattempo arriva la stampa, con una telecamera. Cosa riprenderà? Perchè non riprende le sedie vuote?
Passa nel corridoio il solito giornalista con la sigaretta accesa. L'ho visto altre volte, nelle conferenze stampa del comune, sempre con la sua immancabile sigaretta.
Alle 11.32 il Sindaco rientra. La telecamera lo riprende.
Il vociare nell'atrio aumenta di volume, ormai non sento più niente. Stanca di sopportare il chiasso e la puzza di fumo vado via, tanto so già che tra poco la seduta cadrà....
M.M.

A quanto pare quando sono andata via il consiglio si è "acceso"...
leggete qui: http://iltempo.ilsole24ore.com/abruzzo/2008/10/11/937499-consiglio_comunale_finisce_rissa.shtml

Comunicato stampa del Comune di Chieti

Chieti , 10 ottobre 2008

C O M U N I C A T O S T A M P A

L’Assessore all’Ecologia del Comune di Chieti, Bassam El Zohbi, ha rilasciato la seguente dichiarazione.

«Gli oli lubrificanti usati, provenienti dall’industria e dal settore motoristico, costituiscono una preziosa materia se opportunamente trattati e riciclati.

Una loro scorretta o non adeguata eliminazione provoca, invece, un grave danno di inquinamento per l’ambiente e per la salute dei cittadini visto che si tratta di prodotti altamente cancerogeni .

A tal proposito le disposizioni di legge in materia sono molto chiare, infatti è vietato:

qualsiasi scarico degli oli usati nelle acque interne di superficie, nelle acque sotterranee, nelle acque marine territoriali e nelle canalizzazioni;

qualsiasi deposito o scarico di oli usati che abbia effetti nocivi per il suolo, come pure qualsiasi scarico incontrollato di residui risultanti dal trattamento degli oli usati;

qualsiasi trattamento di oli usati che provochi un inquinamento dell’aria superiore al livello fissato dalle disposizioni vigenti.

Inoltre, la legge stabilisce che “è fatto divieto ai consumatori di procedere alla diretta eliminazione degli oli usati”.

Quindi, in caso di deposito e/o scarico di olii usati che abbiano effetti nocivi per il suolo o per le acque, le sanzioni previste sono l’arresto sino a due anni o un’ammenda da 2.560 a 10.330 Euro.

Invece, in barba alle leggi e senza alcun rispetto della salute pubblica, continua la criminosa abitudine da parte di qualcuno di abbandonare gli oli esausti quasi in mezzo alla strada.

Prova ne sia il fatto che , a seguito di una segnalazione del Corpo Provinciale delle Guardie Ecologiche Volontarie ( G.E.V.), nel corso di alcuni controlli sul territorio , unitamente ai tecnici della TEMA, ho personalmente rinvenuto, in tre zone differenti della Città di Chieti, due fusti da 180 kg di olio usato, aperti ed abbandonati sulla riva del fiume Pescara ed un altro bidone di circa 30 kg di olio industriale lasciato addirittura in mezzo alla strada, tra i rifiuti urbani .

Come Amministrazione Comunale da tempo abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione affinché i cittadini e le associazioni di categoria si mobilitino per segnalare ed eventualmente denunciare episodi di abbandono di rifiuti di ogni genere, trasformando tanti angoli di Chieti in vere e proprie discariche a cielo aperto.

Per quanto riguarda gli olii usati esiste da tempo un servizio completamente gratuito chiamando il numero verde del Consorzio Obbligatorio Olii Usati (C.O.O.U.): 800 863 048 oppure contattando direttamente il Responsabile di Zona per il ritiro, la “I.T.RO.FER” S.r.l. di Montesilvano , al numero 085 4682035 .

In questo modo, oltre a contribuire a ridurre l’inquinamento, non si rischiano le pesanti sanzioni previste dalla legge e, soprattutto, si salvaguardia la salute nostra e nei nostri figli »

Contro il centro oli di Ortona

Tutti al Feudo! Sabato 11 dalle ore 9.00 una troupe televisiva della RAI verrà' a documentare la nostra lotta contro il centro petroli.
E' la nostra occasione per farci vedere in tanti e determinati contro il mostro...
Percorso: dal Lido Riccio prendere per Tollo e seguire le indicazioni fornite del comitato natura verde.

Politici, se venite vi promettiamo pubblicità, ma sappiate che ogni Vostra mossa sarà debitamente vagliata.
Piuttosto, Vi aspettiamo numerosi a Piazza Salotto. E' più comodo e il vostro bel gesto di ADR_L sarà molto più visibile. Non vi fate pregare.
ComitatoNaturaVerde

Nel pomeriggio, dalle 18 alle 19 sit-in silenzio a Pescara.
Il ritrovo è : inizio piazza Salotto, guardando il mare a sinistra, c'è una grande panchina, ci si mette li con la foto in vista.
anche se il materiale sarà messo a disposizione sarebbe carino che ogni uno si scegliesse anche una foto piccola( si attacca su cartoncino + grande) o grande, di una parte del proprio territorio che più si ama,
si possono anche ritagliare da riviste( D'Abruzzo ne ha di bellissime ) con su scritto non deve sparire, anche foto di persone che verranno potenzialmente avvelenate,ci si può fare anche dell'ironia non so.
EmergenzAmbienteAbruzzo

giovedì 9 ottobre 2008

Ogni tanto qualcosa di positivo....

Oggi interessante iniziativa sostenuta dal Comune di Chieti sulla raccolta differenziata degli oli usati. Presenti in piazza due consorzi, sulla raccolta degli oli di cucina e degli oli minerali. Da specificare la netta distinzione tra i due tipi di oli ed importantissima la raccolta differenziata di entrambi. Per l'olio minerale il consorzio opera da tantissimi anni ed è presente su tutto il territorio nazionale (www.coou.it). Da ricordare che la consegna dell'olio usato, oltre che obbligatoria, è gratuita. E' attivo un numero verde 800-863048 per le informazioni o per conoscere il centro di raccolta più vicino.
Per l'olio vegetale (www.consorzioconoe.it) presto partirà sul territorio comunale una sperimentazione sulla sua raccolta, con bidoncini distribuiti alle famiglie e bidoni di raccolta lungo le strade. Fondamentale capire che è importante conferire nei bidoni predisposti esclusivamente olio vegetale (olio e grasso di frittura e di conserve) e non oli minerali, residui da cambi “fai da te” per le automobili. L'olio minerale è infatti un rifiuto speciale, infiammabile, che va trattato in modo diverso da quello vegetale, e non va assolutamente mescolato con quest'ultimo, pena la non riciclabilità di tutto il bidone raccolto. Anche per l'olio vegetale presto sarà attivo un numero verde.
Entrambi gli oli vengono convogliati presso aziende di riciclo convenzionate, con grande vantaggio sia ambientale che economico e riutilizzati per diversi scopi.
Iniziative come queste dovrebbero essere maggiormente diffuse sul territorio, per sensibilizzare le coscienze delle persone che la raccolta differenziata è l'unica alternativa possibile per salvaguardare il nostro territorio e la nostra salute.
Il Comune di Chieti merita un elogio per questa importante iniziativa.

Facciamo acqua da tutte le parti....

Di nuovo il problema acqua su tutti i giornali. Di nuovo il balletto delle responsabilità, di nuovo il balletto dei numeri, di nuovo le sottili “minacce” dall'una e dall'altra parte. E i cittadini subiscono. Chi segnala la cattiva qualità dell'acqua viene minacciato del reato di procurato allarme, e intanto l'acqua continua a mancare..
L'ACA accusa il Comune, il Comune accusa l'ACA.
“L'acqua c'è”.. “no, l'acqua non c'è”....
Milioni di euro sono stati spesi per un'opera inservibile come il Potabilizzatore di San Martino, tanto per citarne una “a tema”. Chissà quanti soldi sono stati spesi e verranno ancora spesi per altri scopi, ma vogliamo o no dare un po' di priorità a questa città? Ormai è assodato che le reti cittadine sono ridotte ad un colabrodo, cosa aspettiamo a rimetterle a posto?
E' assurdo cercare altra acqua mentre tantissima viene sprecata inutilmente.
Inutile spingere i cittadini ad un uso più razionale dell'acqua se l'acqua nelle case non arriva.
Assurdo è spendere altri soldi per gli approvvigionamenti quando pare che quasi la metà dell'acqua non arrivi mai a destinazione.
Abbiamo passato l'acqua al tetracloruro, l'acqua contaminata da batteri, l'acqua che non c'è. Cos'altro dobbiamo subire ora? Si parla di aumenti nelle bollette, la beffa oltre il danno.
Tutti parlano di acqua, tutti dicono “non è colpa mia”, ma di chi è questa benedetta “colpa”?
Perchè l'acqua non c'è?
Prima le reti erano dell'ACA, ora del Comune... prima ancora l'acqua era un bene pubblico...e ora?
Gli ATO, la Regione, i Consorzi, e via via tutta una serie di enti.... e l'acqua non c'è....
Gli acquedotti “antichi”, le reti colabrodo, il clima secco.... e l'acqua non c'è...
A Chieti tolgono l'acqua ogni due o tre giorni, a Chieti Scalo tutte le sere. Alcune zone non hanno l'acqua neanche di giorno, con interruzioni negli orari più impensati. Ma non sappiamo con chi arrabbiarci, chi deve “pagare” per questi disservizi. Continuiamo a comprare l'acqua in bottiglia perchè non ci fidiamo più di quello che continuano a raccontarci, visti i precedenti dello scandalo dei Pozzi Sant'Angelo. Ma a chi è venuto mai in mente scavare dei pozzi a valle di un sito chimico? Perchè esistono e vengono ancora scavati pozzi “a valle”, invece che andare a reperire l'acqua dove è più pura? Giocano con le quantità e continuano a dirci che la qualità è buona, ma possiamo ancora fidarci? L'acqua è un bene indispensabile alla vita, non facciamo sì che possa essere causa di malattia o di morte....

mercoledì 8 ottobre 2008

Comunicato stampa del Comune

L’Assessore all’Ambiente del Comune di Chieti , Bassam El Zohbi ,

R E N D E N O T O

che domani , 9 ottobre 2008 , alle ore 11.30 , in Piazza Vittorio Emanuele II ( San Giustino ) terrà una Conferenza Stampa avente ad oggetto :

NUOVO SERVIZIO
DI RACCOLTA DEGLI OLII USATI

nell’ambito della manifestazione , promossa dal Comune di Chieti e dal Consorzio Nazionale Olii Usati ( C.N.O.U. ) , ed in svolgimento sempre domani , 9 ottobre 2008 , a partire dalle ore 09.00 , in Piazza Vittorio Emanuele , per illustrare l’attività del Consorzio che ricicla gli olii minerali e ne promuove la raccolta differenziata come tutela dell’ambiente .

« Alla manifestazione – ha dichiarato l’Assessore El Zohbi - saranno presenti i rappresentanti del Consorzio Nazionale Olii Esausti ( Co.N.O.E. ) che provvede alla raccolta differenziata ed al ritiro degli olii alimentari , come ad esempio gli olii da frittura .

Inoltre , sempre nel corso della conferenza stampa di domani , il Comune di Chieti , in collaborazione con il Co.N.O.E. , presenterà il nuovo servizio di raccolta differenziata che sarà proposto ai cittadini .

Sono invitate a partecipare all’incontro di domani mattina tutte le associazioni di categoria sociali e culturali della Città di Chieti. »

A Chieti è ancora emergenza acqua

Ancora emergenza acqua, ancora il balletto delle analisi.
Su "Il Tempo" di oggi si segnalano alcuni superamenti nelle analisi dell'acqua, che pare contaminata da agenti batteriologici.
Siamo davvero stanchi di essere preoccupati della nostra salute, dopo tutta l'acqua inquinata che ci hanno fatto bere in passato, e dopo tutti i disagi subiti in questi ultimi due anni, con le continue interruzioni. L'emergenza non è ancora finita, e siamo qui ancora a bere l'acqua in bottiglia.
Ma mettiamo che una persona non possa approvvigionarsi di acqua "sicura".
Mettiamo che sia una persona anziana, che abita in un piano alto senza ascensore, e che non abbia la possibilità di farsi aiutare nel caricare i fardelli di acqua minerale.
Mettiamo che viva di pensione, magari, e che non possa permettersi tutto questo "spreco" di denaro e di risorse...
Mettiamo che abbia inconsapevolmente bevuto acqua contaminata e che stia male...
Cosa dovrebbe fare?
Come dovrebbe procurarsi l'acqua da bere?
Oppure dovrebbe bere e .... pregare!

Azienda di compostaggio produce fertilizzante cancerogeno

«Questo lavoro - ha aggiunto Conti - e' dedicato a quelle persone che si ammalano di tumore senza sapere perche', alla loro sofferenza e a quella delle rispettive famiglie».
E' stata questa la frase che mi ha colpito di più dell'articolo di oggi letto su PrimaDaNoi, sull'ennesima emergenza ambientale... Una azienda di compostaggio usava rifiuti tossici per la produzione di fertilizzanti, usati poi inconsciamente da tanti agricoltori. Ecco come vanificare gli sforzi di coloro che differenziano i rifiuti e che cercano di migliorare per quello che possono l'ambiente in cui viviamo. E' davvero assurdo che esistano ancora coloro che speculano sulla salute delle persone.
L'articolo lo trovate qui:
Fertilizzante cancerogeno: sequestrato impianto di compostaggio della Ecoest
Indignamoci....

martedì 7 ottobre 2008

Da MareLibero - Emergenza idrica a Pescara: report e video di un’ attivista

MareLibero.net
Emergenza idrica a Pescara: report e video di un’ attivista

Ott 7th, 2008 by Redazione

Primo giorno:
Quando l’acqua non è ACA
http://www.ldenews.info/?p=955

Secondo giorno:
L’acqua è un bene comune?
http://www.ldenews.info/?p=963

Terzo giorno:
Manca l’acqua nelle case, ma le fontane zampillano! (VIDEO)
http://www.ldenews.info/?p=965

Quarto giorno:
Emergenza idrica finita. Ma sarà poi vero? (VIDEO)
http://www.ldenews.info/?p=967

lunedì 6 ottobre 2008

Comunicato stampa del ComitatoNaturaVerde

ALLE REDAZIONI STAMPA E TV
LORO SEDI

OGGETTO : COMUNICATO STAMPA


24 ore di tempo questo è quello che rimane ai proprietari dei terreni
siti nell'area dove dovrebbe sorgere il centro petroli
dell'ENI.
La multinazionale ha infatti inviato delle lettere minatorie che
intimano il termine ultimo del 7 ottobre per la firma definitiva degli
atti di vendita dei terreni ancora in possesso dei legittimi
proprietari nonostante siano decaduti i termini indicati nel
compromesso preliminare.
Il Comitato NaturaVerde è impegnato al fianco di questi proprietari per la difesa
dei loro diritti e a sostegno della loro legittima posizione a non
vendere i terreni all'ENI.
Lunedì 6 ottobre alle 20:00 presso Hotel Verna, in c.da Savini di
Ortona, riunione indetta dal comitato per condividere l'assunzione
di responsabilità' a favore dei due proprietari.
Si invitano vivamente i politici, gli amministratori locali, il mondo
economico a sostenere questa sottoscrizione.

Comitato Natura Verde


...e... da leggere: link...
Qui invece trovate il dossier: http://abruzzo.indymedia.org/dossiercentrooli

sabato 4 ottobre 2008

Il WWF a Chieti

Cosa possiamo fare?

Cosa possiamo fare noi, semplici cittadini, per migliorare la vivibilità della città nella quale viviamo?
Come possiamo contribuire a far sì che le persone imparino a rispettare il prossimo e la natura per vivere meglio insieme?
Il WWF è presente anche a Chieti, e la nostra città ne aveva davvero bisogno.
Venerdì scorso c'è stata la prima riunione organizzativa, dalla quale partiranno le idee e il coordinamento dei partecipanti.
Chieti ha bisogno di persone che facciano pressione sulle autorità perchè ci sia una maggiore attenzione ai temi ambientali e una maggiore tutela della salute dei cittadini.
Purtroppo ci siamo “abituati” al degrado e all'indifferenza ma ciò non toglie che qualcosa si possa ancora fare. La sede di Chieti si prefigge di segnalare le “emergenze” del nostro territorio e di controllare che gli organi preposti facciano il loro dovere.
Tutti i cittadini dovrebbero avere coscienza che senza partecipazione le polemiche e le critiche diventano inutili. Ognuno di noi dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza e cercare di contribuire, nel proprio piccolo, al benessere comune.
La città ha bisogno di “risvegliarsi” e prendere coscienza di se stessa.
I cittadini di Chieti sono invitati a farsi avanti e collaborare.

In questa prima assemblea si sono affrontati già i primi temi “scottanti”, come l'acqua, l'inquinamento dell'aria e i rifiuti. Si sono già prefissati i primi obiettivi, ed un partecipante ha detto una frase che mi ha molto colpita: “Solo rifiuti, mai rimorsi”, spiegando la situazione di degrado da lui riscontrata durante una passeggiata in bicicletta sulla fondovalle.
Le persone presenti erano ben motivate e spinte dalla speranza che anche in una città come la nostra si possa fare qualcosa, e che essere presenti e vigili è fondamentale.
Informarsi ed informare è importante per diffondere una coscienza civile nei cittadini ed ognuno dei presenti si è prefisso l'obiettivo di divulgare la presenza del WWF tra vicini e parenti, per allargare la conoscenza di questa “speranza” per Chieti.
Le difficoltà ci sono, non c'è ancora una sede, si sta ancora formando il comitato direttivo, ma i presupposti sono ottimi.
Chieti ora deve stare più attenta. Ora c'è il WWF.

"Botta e risposta" sui rifiuti a Chieti

Chieti , 4 ottobre 2008

C O M U N I C A T O S T A M P A

L’Assessore all’Ecologia del Comune di Chieti, Bassam El Zohbi, ha rilasciato la seguente dichiarazione.

«E’ stato dato rilievo dalla Stampa all’interrogazione presentata dai Consiglieri Comunali di di Chieti Alleanza Nazionale in esito alla ordinanza Provinciale per lo smaltimento dei rifiuti del Consorzio di Fara Filiorum Petri nella discarica di Casoni.

Poiché dalla stessa interrogazione risulterebbero esservi chissà quali foschi accordi in danno della Città di Chieti è doveroso chiarire i termini dell’intervento anche ai fini di una corretta informazione e, ovviamente, per evitare falsi allarmismi tra i cittadini.

Probabilmente alcuni degli odierni interpellanti, facendo finta di dimenticare che quando erano Amministratori del Comune di Chieti, della Provincia di Chieti e della Regione Abruzzo hanno:

modificato il contratto con il Gestore della Discarica di Casoni spostandone il termine da “determinato” – ovvero cinque anni – ad “indeterminato” – fino ad esaurimento della capacità dell’impianto stesso;

approvato accordi con il Gestore della Discarica di Casoni per cui l’accettazione dei rifiuti non è vincolata alla autorizzazione Comunale ma solo al riconoscimento di un benefit (eco ristoro) tra l’altro non stabilito nel minimo (vedasi accordo per Trattamento Meccanico Biologico).

per cui è assurdo che oggi quegli stessi interpellanti vadano all’attacco dell’operato dell’Amministrazione Comunale, incitando per altro alla chiusura dell’impianto e predicendo chissà quali catastrofi.

Nel caso in oggetto, qualcuno degli interpellanti dovrebbe chiarire a se stesso :

se vuole che l’impianto sia chiuso al più presto.
Nel qual caso dovrebbe avere il coraggio di dire alla Città e, soprattutto, agli abitanti di Contrada Casoni, che quando era al governo locale ha firmato uno “sciagurato” contratto che si esaurirà solo con l’esaurimento della capacità del sito e che, quindi, qualsiasi intervento tendente a ridurre la quantità di rifiuti avviati all’impianto (compresa la Raccolta Differenziata), comporterà un allungamento della vita dell’impianto stesso;

se vuole che nell’impianto vengano conferiti solo ed esclusivamente i rifiuti di Chieti senza alcuna possibilità per gli altri Comuni .
Nel qual caso dovrebbe avere l’onestà di dire che dopo Chieti detti rifiuti saranno smaltiti presso l’impianto del Comune di Lanciano (che mi risulta essere governato dal Centro Destra); Comune che, con ammirevole spirito di solidarietà, ha accettato anche i rifiuti da Napoli dell’aquilano e del teramano.

A tal proposito, vale la pena ricordare, che per colpa di una prolungata opposizione di AN in Consiglio Provinciale, relativamente alla modifica del Piano Provinciale dei Rifiuti, che prevedeva l’ampliamento della discarica di Fara, c’è stato un inutile allungamento dei tempi per la realizzazione delle opere di ampliamento della medesima discarica.

Fatta questa doverosa premessa, ed entrando nel merito dei quesiti posti, si rileva quanto segue:

a)l’ecoristoro di sette euro, è stato applicato sulla base di un rapporto di solidarietà nei confronti di Comuni che fanno parte, sulla base delle leggi Regionali in essere, della stessa Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale e nei confronti di Comuni viciniori che condividono con il territorio di Chieti attività e servizi.
E questo indipendentemente dal colore politico delle singole Amministrazioni;
b)lo smaltimento dei rifiuti è un problema sociale e non una occasione di business, per cui, per il Comune di Chieti, eticamente, non può essere motivo di lucro senza limiti approfittando della momentanea debolezza dell’altro;
c)per quanto concerne l’incremento di traffico e la relativa valutazione d’impatto ambientale nonché quant’altro richiesto sull’argomento, come si legge nell’interrogazione, trattasi di circa 8.000 tonnellate di rifiuti in quattro mesi (2.000 Tonnellate al mese), ovvero di circa 700 quintali al giorno cioè la portata di due o tre TIR a fronte di un traffico medio esistente sull’area di circa 250 TIR al giorno.
Diversa è invece la pressione da traffico derivante dalle autorizzazioni della precedente Amministrazione di Centro Destra valutabile in circa 30 TIR al giorno.
Pressione che al momento dell’accordo è stata ritenuta ininfluente proprio da chi oggi chiede la valutazione di impatto per due o tre mezzi per quattro mesi;
d)per quanto concerne l’eventuale prolungamento oltre il 31 gennaio 2008 del conferimento , come concordato, con Consorzio e Provincia, entro tale termine dovrebbe essere approvata la variante al Piano Provinciale dei Rifiuti che prevede, tra l’altro, un ampliamento della discarica di Lanciano e, pertanto, il conferimento dovrebbe avvenire in tale discarica.
Mi auguro che AN, con la sua attività di prolungata opposizione in Consiglio Provinciale, questa volta non rallenti l’iter approvativo del piano in parola (come fatto in precedenza) consentendo, quindi, lo smaltimento dei rifiuti di Fara nell’impianto di Lanciano e non in quello di Chieti;
e)per quanto concerne l’impianto di riduzione volumetrica con parziale selezione (indicato impropriamente come tritarifiuti) l’utilizzo dello stesso comporta una riduzione dell’ecotassa regionale da 25 a 7,5 Euro per tonnellata di rifiuti avviati in discarica.
Il risparmio per il Comune, in caso di utilizzo di detto impianto ed al netto delle spese di trattamento, sarebbe di circa un paio di Euro a tonnellata (circa 140 Euro al giorno da aggiungere alle circa 490 Euro al giorno di ecoristoro).
Allo stato, proprio per non caricare ulteriormente l’area di sistemi che comunque producono rumore ed un minimo di emissioni, si è ritenuto di non fare installare l’impianto nell’area di Casoni;
f)per quanto concerne invece il costo dello smaltimento del percolato e la durata della discarica, gli interpellanti già dichiarano cifre e numeri, (presi da quale fonte non si sa) per cui sembra un strano che di fronte a tanta conoscenza, si venga a chiedere la riduzione temporale o la produzione di percolato.
In effetti, essendo nel periodo corrente la produzione del Consorzio di Fara Filiorum Petri all’incirca equivalente a quella del Comune di Chieti (in estate la produzione è notevolmente più alta a fronte dei flussi turistici in località montane e marine), si può ritenere che la durata della discarica diminuirà di quattro mesi.
Per quanto, infine, concerne il percolato prodotto, lo stesso inciderà per circa 2,5 Euro a tonnellata conferita ma, contestualmente, si avrà una maggiore produzione di biogas con produzione di energia elettrica con un bonus a favore del Comune valutabile in 0,8 – 1,2 Euro per tonnellata conferita.

Il problema dei rifiuti deve essere affrontato con la massima serietà sia da parte di chi amministra sia da parte di chi fa opposizione che deve fornire soluzioni serie e non sterili polemiche evitando un inutile scontro politico e demagogie tipiche da campagna elettorale.»

L'interogazione alla quale il comunicato fa riferimento è la seguente:


INTERROGAZIONE

Chieti, lì 03 ottobre 2008

Al Signor Sindaco
per il tramite del Presidente del Consiglio Comunale


I sottoscritti Consiglieri comunali, tutti iscritti al gruppo di Alleanza Nazionale, ai sensi dell’art.71 del vigente Regolamento per il Funzionamento del Consiglio

Premesso

Che da qualche giorno, in ragione dell’accordo ripassato tra Comune, Provincia e Consorzio Rifiuti del Chietino (CONSAC), il pattume che dai venti comuni della provincia aderenti al predetto consorzio veniva conferito nella discarica di Fara Filiorum Petri (Colle San Donato), posta ai confini con Roccamontepiano, verrà scaricato nella discarica di Chieti (Casoni);
che tale accordo dovrebbe rimanere in vita fino al 31 gennaio 2009 con deposito presso la discarica di Chieti di almeno 8 mila tonnellate di rifiuti provenienti dai comuni aderenti al detto Consorzio;
che a detta del sindaco di Bucchianico Mario di Paolo, presidente del Consorzio de quo, la emergenza dovrebbe risolversi nella primavera del 2009;
che, pertanto, il massimo rappresentante del Consorzio di comuni da cui arrivano i rifiuti, non è in grado di dare indicazioni circa il momento in cui, effettivamente, non sarà più necessario trasportare il pattume dei 20 comuni consorziati presso la discarica di Chieti;
che, verosimilmente, il Consorzio in parola prima di un anno, non potrà avere a disposizione un nuovo luogo dove smaltire i rifiuti raccolti nei 20 comuni;
che annualmente il Consorzio smaltiva nella discarica di Fara una quantità di rifiuti pari a 35 mila tonnellate;
che la capacità residua della discarica di Chieti, dove annualmente vengono stoccate 25.000 tonnellate di rifiuti, è di circa 5,6 anni (225.000 tonnellate);
che ove venissero conferiti per un anno i rifiuti del Consorzio (35.000 tonnellata), circostanza molto probabile in considerazione della lentezza con cui procedono i processi per l’attivazione della nuova destinazione, la capacità della discarica di Chieti si ridurrebbe a 2,5/3 anni;
che in ragione dell’accordo con il Consorzio a Chieti arrivano circa 20 camion al giorno di rifiuti provenienti dai comuni consociati e prima conferenti a Fara;
che per tale concessione, nonostante il Comune fosse autorizzato dalla Provincia a chiedere fino a 10 € a tonnellata a titolo di “ecorisotoro”, ha chiuso l’accordo chiedendo solo 7 €/t;
che il Comune deve comunque farsi carico della eliminazione del percolato il cui costo è di 4 € per tonnellate;
che nel caso in cui il “tritarifiuti” fosse trasferito da Fara a Chieti, come dichiarato sulla stampa dall’Assessore Bassam, tutti i comuni del consorzio farebbero arrivare su Chieti il pattume al fine di tritutarlo;
che l’Assessore ha prospettato un abbattimento della ecotassa in caso di trasferimento del “tritarifiuti”;
che, però, l’Assessore ha omesso di dichiarare i reali benefici economici per il Comune ed i conseguenti svantaggi per i cittadini (aumento del movimento di camion, maggiore presenza di rifiuti non trattati, etc.).
Tutto quanto sopra premesso, i sottoscritti consiglieri, ai sensi del vigente Regolamento, dello Statuto e del TUEL
Interrogano
Il sig. Sindaco, che vorrà rispondere alla presente, con urgenza in aula, entro il prossimo Consiglio, al fine di sapere:
1)per quale ragione si è deciso di applicare un “eco ristoro” di soli 7€/t. (a Teramo furono richiesti 10€) pur sapendo che per lo smaltimento del percolato prodotto dai rifiuti che proverranno dal Consorzio è necessaria una spesa di 3-4€/t;
2)a fronte del trasferimento a Chieti del “tritarifiuti” di Fara, con conseguente lavorazione del pattume a Chieti, a quanto ammonta il beneficio economico per la Città in termini di ecotassa;
3)perché, dopo aver dichiarato che finita l’esperienza del conferimento dei rifiuti da parte di Teramo ed Atri non sarebbero più arrivati rifiuti, si è accettato di far arrivare su Chieti la spazzatura del Consorzio;
4)se è intenzione dell’Amministrazione prorogare, in caso di richiesta da parte del Consorzio, il termine del 31 gennaio 2009;
5)se è stata effettuata una valutazione dell’impatto che hanno sull’ambiente i camion che dai comuni della provincia arrivano a Casoni per scaricarvi i rifiuti;
6)se è stata esaminata e valutata la capacità della viabilità esistente, rispetto al nuovo carico di traffico rappresentato dai camion della Consac da parte dell’Ufficio Traffico;
7)se è stato calcolato di quanto si ridurrà la capacità in anni della discarica di Chieti in ragione del conferimento di rifiuti che verrà dal Consorzio;
8)per quale ragione, in sede di incontro con Provincia ed altri soggetti istituzionali, il Comune di Chieti non ha chiesto che i rifiuti del Consorzio fossero indirizzati su altre discariche più grandi e capienti di quella di Casoni.
In attesa, salutano cordialmente.-

Umberto Di Primio Mario Colantonio
Marco D’Ingiullo Gianfranca Mancini

venerdì 3 ottobre 2008

Abruzzo in tv

Su PrimaDaNoi ancora sulla emergenza ambientale del nostro Abruzzo:
Ecco i veleni d'Abruzzo ancora in tv
Qui il video
L'Abruzzo purtroppo sta sempre di più diventanto famoso per le sue emergenze ambientali e non solo....

Acqua a Chieti, ancora emergenza

Finalmente il Sindaco Ricci alza la voce contro l'ACA

Oggi la conferenza stampa avente per tema l'attuale situazione idrica nella nostra città. Il Sindaco Ricci ha subito ribadito che la città è stanca di queste continue interruzioni e le scuse dell'ACA non bastano a placare gli animi. L'improvvisa interruzione di ieri, causata da un guasto a Pescara, non era stata neanche segnalata al Comune di Chieti, che si è visto in pochi minuti sopraffatto dalle telefonate dei cittadini arrabbiati. Il Sindaco ha minacciato l'ACA di ricorrere alla denuncia per interruzione di pubblico servizio se la cosa dovesse ripetersi ed è molto contrariato dalle continue interruzioni notturne che siamo costretti a subire. L'ACA non sopperisce interamente al fabbisogno idrico della nostra città e le interruzioni programmate sono una conseguenza purtroppo inevitabile. Da libera cittadina mi permetto di esprimere le mie personali considerazioni in proposito: questa è la seconda conferenza stampa sul tema acqua alla quale assisto. Nella prima era presente anche Catena, il presidente dell'ACA, che si faceva scudo dei suoi numeri sulle quantità d'acqua disponibili per giustificare l'emergenza. Allora Sindaco ed Assessore erano insieme a Catena dietro a quel tavolo. Ora la gestione dell'acqua a Chieti è passata di nuovo nelle mani comunali, ed oso dire finalmente, ma la fornitura purtroppo compete ancora alla stessa ACA. Dopo lo scandalo dell'acqua di Bussi e la continua emergenza idrica mi chiedo come mai si permette ad una S.p.A. di gestire un bene primario come l'acqua, visto il pessimo risultato della privatizzazione. Il Comune di Chieti è da elogiare per essersi ripreso la gestione dell'acqua, ma quando finiranno i problemi? Quando i cittadini di Chieti potranno ritenersi tranquilli? Oggi in conferenza stampa è stata distribuita una delibera regionale, datata luglio 2008, che autorizzava, stante l'emergenza, l'approvvigionamento idrico mediante utilizzo di fonti aggiuntive, normalmente non utilizzate. Le fonti indicate erano i pozzi di S. Martino a Chieti, i pozzi di Atri e Pineto, i pozzi di Bussi sul Tirino e i potabilizzatori del Vomano e di San Martino. Eh sì, avete capito bene, era citato anche il potabilizzatore di San Martino, quello del recentissimo scandalo e dei 14 indagati dal Corpo Forestale dello Stato. Per fortuna, continuando nella lettura della delibera, i pozzi di San Martino e quelli del Vomano sono risultati non idonei e quindi non utilizzati, ma chi ci assicura che non li useranno in futuro? La fine dell'emergenza è decretata in data 30 settembre 2008, ma ad oggi ancora abbiamo evidenti problemi con l'acqua. Alla luce di quanto successo con l'acqua dei pozzi Sant'Angelo mi viene spontaneo il dubbio sulla “catena” di responsabilità e di competenze sul caso acqua. Noi semplici cittadini possiamo ritenerci sicuri dell'acqua che ci fanno bere liberamente? L'ACA nella precedente conferenza si era resa disponibile a fornire tutti i dati relativi alle analisi, e sinceramente li stiamo ancora aspettando... Manca la trasparenza, manca la comunicazione, e manca chiarezza e assunzione di responsabilità. Il Comune di Chieti ha fatto un primo passo, speriamo che riesca a breve a risolvere al meglio i problemi idrici della nostra città.
M.M.

giovedì 2 ottobre 2008

Comunicato stampa sulla differenziata a Chieti

Comunicato stampa del Comune di Chieti
L’Assessore all’Ecologia del Comune di Chieti , Bassam El Zohbi , ha rilasciato la seguente dichiarazione.

« Sono lieto degli ottimi risultati che stiamo raggiungendo , mese dopo mese , per quanto riguarda la Raccolta Differenziata ( R. D. ) grazie al crescente impegno civico dei nostri concittadini .

Infatti , la Raccolta Differenziata ha raggiunto , nel mese di settembre 2008 , la percentuale del 23 % a livello Comunale .

La nuova modalità di gestione dei rifiuti è stata una risposta soddisfacente alla necessità di aumentare le percentuali di Raccolta Differenziata e risparmiare, quindi , volumi in discarica.

Inoltre , tutte le zone di Chieti interessate dal servizio del “porta a porta” , hanno raggiunto , grazie all’impegno crescente dei cittadini , ottimi risultati , superando ciascuna il 50% di R.D. - percentuale intesa come rapporto tra i rifiuti differenziati e quelli non differenziati.

Infatti , la raccolta “ porta a porta ” , che prevede il posizionamento di piccoli cassonetti all’interno dei cortili e delle pertinenze condominiali , è stata favorevolmente accolta dalla maggioranza dei residenti dei quartieri interessati che hanno già fatto della raccolta differenziata e del riciclo e recupero una buona abitudine quotidiana lasciando i quartieri più puliti senza gli ingombranti cassonetti e campane stradali.

Rivolgo un appello ai miei concittadini affinchè si possa raggiungere , nel breve periodo, la soglia minima del 35% prevista dalla Legge Regionale e dal Decreto Ronchi.

In questo modo , oltre alla salvaguardia dell’ambiente e del nostro territorio , ci sarebbe un risparmio annuo relativo all’ecotassa pari a circa 700.000,00 Euro passando dagli attuali 25 Euro a tonnellata a 3,50 Euro a tonnellata.

C'è ancora molto da fare e il nostro impegno è quello di lavorare per migliorare ancora e continua è la ricerca di nuovi modi e nuove iniziative per fare la differenza .»

mercoledì 1 ottobre 2008

Una nuova battaglia vinta dal fronte nel No al Centro Oli:
Centro Oli, tutto bloccato fino a dicembre 2009
Nell'elenco dei blog qui a destra sono presenti numerosi articoli a riguardo:
ComitatoNaturaVerde
Apocalisse Italia: lettera ai petrolieri
Nuovo Senso Civico: L'Ortona dell'Eni
Abruzzo No-triv: Ultima Ora
No al centro petroli dalla California: Dicembre 2009

Amianto a Chieti, problema reale da non trascurare

http://www.chietiscalo.it/amiantoachieti300908.html

Il tema dell'amianto è molto complesso e di non facile assimilazione. Manca l'informazione, e mancano gli strumenti per risolvere i problemi legati alla nocività di questo materiale. La legislazione è insufficiente, o comunque male applicata. Il problema c'è e rimane, e la soluzione è assai lontana. Ci sono i casi eclatanti di Monfalcone e Casale Monferrato, tornati alla ribalta di recente in alcuni programmi televisivi, ma in molte delle nostre case ci sono piccoli o grandi quantitativi d'amianto invisibili, dei quali non ci rendiamo conto della pericolosità. La nocività dell'amianto è accertata, e ultimamente si è arrivati a considerare che anche una sola piccola fibra ha il potenziale, pur se a distanza di molti anni, di provocare danni alla salute. Asbestosi e Mesotelioma le principali malattie provocate, ma a quanto pare anche altri tipi di tumori, a detta degli abitanti delle ormai famose “White”, le case all'amianto di Milano.
Nella nostra città ci sono innumerevoli canne fumarie in eternit, alcuni tetti, e tantissimi capannoni nell'area industriale dello scalo. I tubi o gli altri manufatti sono invisibili agli occhi, ma non certo alla salute. Chieti purtroppo ha numerose emergenze ambientali, e questa è una delle tante. Mancano degli incentivi adeguati alla messa in sicurezza o alla dismissione e smaltimento e agli ignari possessori dei manufatti pericolosi non resta altro da fare che “non pensarci”. Tra l'acqua inquinata che abbiamo bevuto, l'aria che respiriamo ogni giorno, e tutto quell'inquinamento visibile e invisibile che tartassa le nostre esistenze certo non è facile occuparsi di un problema come questo. Un passo alla volta, un problema alla volta, mentre Chieti sta cercando di dotarsi della “certificazione ambientale”, a quanto pare. La strada da fare è ancora tanta, e manca la comunicazione ai cittadini, manca la corretta informazione e l'indicazione della giusta strada da percorrere per risolvere i problemi contingenti. La redazione di Chietiscalo.it sta effettuando una ricerca approfondita sul tema amianto, e il video pubblicato di recente ne è solo una piccolissima parte. Ci sono problemi più importanti, è vero, ma tutti i problemi relativi alla nostra salute sono di importanza fondamentale per la vita di tutti. Collaboriamo per cercare di migliorarla.
L'amministrazione comunale è pregata di farsi carico di questo problema, e di spingere verso le autorità preposte per una sollecita risoluzione. Nel frattempo speriamo che i “nostri” manufatti in eternit reggano il passare del tempo, siano “eterni”, come voleva indicare il nome a loro assegnato in passato. Purtroppo le conoscenze successive hanno disatteso questa prospettiva, e i morti per amianto ne sono il triste costo.
M.M.

Articolo del 30 settembre 2008

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