venerdì 3 ottobre 2008

Acqua a Chieti, ancora emergenza

Finalmente il Sindaco Ricci alza la voce contro l'ACA

Oggi la conferenza stampa avente per tema l'attuale situazione idrica nella nostra città. Il Sindaco Ricci ha subito ribadito che la città è stanca di queste continue interruzioni e le scuse dell'ACA non bastano a placare gli animi. L'improvvisa interruzione di ieri, causata da un guasto a Pescara, non era stata neanche segnalata al Comune di Chieti, che si è visto in pochi minuti sopraffatto dalle telefonate dei cittadini arrabbiati. Il Sindaco ha minacciato l'ACA di ricorrere alla denuncia per interruzione di pubblico servizio se la cosa dovesse ripetersi ed è molto contrariato dalle continue interruzioni notturne che siamo costretti a subire. L'ACA non sopperisce interamente al fabbisogno idrico della nostra città e le interruzioni programmate sono una conseguenza purtroppo inevitabile. Da libera cittadina mi permetto di esprimere le mie personali considerazioni in proposito: questa è la seconda conferenza stampa sul tema acqua alla quale assisto. Nella prima era presente anche Catena, il presidente dell'ACA, che si faceva scudo dei suoi numeri sulle quantità d'acqua disponibili per giustificare l'emergenza. Allora Sindaco ed Assessore erano insieme a Catena dietro a quel tavolo. Ora la gestione dell'acqua a Chieti è passata di nuovo nelle mani comunali, ed oso dire finalmente, ma la fornitura purtroppo compete ancora alla stessa ACA. Dopo lo scandalo dell'acqua di Bussi e la continua emergenza idrica mi chiedo come mai si permette ad una S.p.A. di gestire un bene primario come l'acqua, visto il pessimo risultato della privatizzazione. Il Comune di Chieti è da elogiare per essersi ripreso la gestione dell'acqua, ma quando finiranno i problemi? Quando i cittadini di Chieti potranno ritenersi tranquilli? Oggi in conferenza stampa è stata distribuita una delibera regionale, datata luglio 2008, che autorizzava, stante l'emergenza, l'approvvigionamento idrico mediante utilizzo di fonti aggiuntive, normalmente non utilizzate. Le fonti indicate erano i pozzi di S. Martino a Chieti, i pozzi di Atri e Pineto, i pozzi di Bussi sul Tirino e i potabilizzatori del Vomano e di San Martino. Eh sì, avete capito bene, era citato anche il potabilizzatore di San Martino, quello del recentissimo scandalo e dei 14 indagati dal Corpo Forestale dello Stato. Per fortuna, continuando nella lettura della delibera, i pozzi di San Martino e quelli del Vomano sono risultati non idonei e quindi non utilizzati, ma chi ci assicura che non li useranno in futuro? La fine dell'emergenza è decretata in data 30 settembre 2008, ma ad oggi ancora abbiamo evidenti problemi con l'acqua. Alla luce di quanto successo con l'acqua dei pozzi Sant'Angelo mi viene spontaneo il dubbio sulla “catena” di responsabilità e di competenze sul caso acqua. Noi semplici cittadini possiamo ritenerci sicuri dell'acqua che ci fanno bere liberamente? L'ACA nella precedente conferenza si era resa disponibile a fornire tutti i dati relativi alle analisi, e sinceramente li stiamo ancora aspettando... Manca la trasparenza, manca la comunicazione, e manca chiarezza e assunzione di responsabilità. Il Comune di Chieti ha fatto un primo passo, speriamo che riesca a breve a risolvere al meglio i problemi idrici della nostra città.
M.M.

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