mercoledì 29 ottobre 2008

Chieti in classifica... ambientale


Lo studio di Legambiente sulla situazione ecologica dei capoluoghi di provincia italiani è tutt'altro che lusinghiera per Chieti. La nostra città è al 59° posto, sotto la media nazionale, ultima tra le quattro città abruzzesi e, soprattutto, ferma. Pescara, L'Aquila e Teramo migliorano decisamente la loro graduatoria (di, rispettivamente, 33, 20 e 30 posti), mentre Chieti si muove solo di 4 posizioni e resta, insieme a Teramo, al di sotto della media nazionale.
Legambiente certifica una situazione di incuria ambientale che i cittadini teatini da tempo verificano sulla propria pelle. I parametri considerati dallo studio sono gli elementi che molti soffrono e che affliggono la vivibilità di Chieti.
I 26 diversi indicatori di qualità ambientale sono riferibili a tre macro-classi. Indicatori di pressione: misurano il carico generato sull’ambiente dalle attività umane (perdite di rete idrica, consumi di acqua potabile, di carburante, di elettricità, produzione di rifiuti solidi urbani, tasso di motorizzazione). Indicatori di stato: misurano la qualità dell’ambiente fisico (smog, inquinamento idrico, verde urbano). Indicatori di risposta: misurano la qualità delle politiche messe in campo dall’amministrazione pubblica (depurazione, raccolta differenziata, trasporto pubblico, qualità ambientale parco auto, isole pedonali e zone a traffico limitato, piste ciclabili, gestione ambientale nelle imprese e nella pubblica amministrazione, sviluppo di politiche energetiche, diffusione delle rinnovabili, monitoraggi e rilevamenti della qualità ambientale).
Gli indicatori presi in esame sono proprio gli elementi che mancano alla nostra città per essere considerata sufficientemente vivibile.
Prendiamo come esempio la raccolta differenziata. La quasi totalità dei comuni nella provincia di Chieti già attuano la raccolta porta a porta. Cosa impedisce di fare lo stesso alla città di Chieti? Ormai tutti ci rendiamo conto che ne va del futuro dei nostri figli e del nostro pianeta. Rimandare anche solo di un giorno le politiche di riciclaggio è un vero e proprio delitto nei confronti delle nuove generazioni.
Anche l’assenza di isole pedonali nella città è un problema sentito dalla cittadinanza chietina come la mancanza di un controllo del traffico. Le ZTL esistono solo sulla carta e nessuno fa rispettare i divieti. La puzza di smog è percepibile da chiunque non sia raffreddato, basta passare dalla Trinità in qualsiasi ora del giorno per accorgersene. Il monitoraggio e il rilevamento della qualità dell’aria è semplicemente inesistente, in un’epoca in cui tutte le città italiana si sono dotate di tali strumenti
Le mie proteste fatte qualche tempo fa hanno avuto dal sindaco risposte scoraggianti. Sarei adesso curiosa di conoscere la reazione dell’amministrazione teatina di fronte ad una classifica così desolante.. A meno che il comune non voglia considerare positiva la risalita in classifica, anche se solo di 4 posizioni.

Elvira Pace


1 commento:

Anonimo ha detto...

Hanno risposto al pezzo di Elvira sul mio blog!
Vai a leggere, è interessante, ci può uscire una buona discussione...

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