mercoledì 6 agosto 2008

Risposta al Comunicato dell'Assessore El-Zohbi

Nel comunicato stampa del Comune di Chieti, pubblicato il 5 agosto 2008, l'assessore El-Zohbi comunica alla cittadinanza che sono stati effettuati campionamenti in un raggio di due chilometri intorno all'incendio nel deposito rifiuti di via Tirino. Nel comunicato è scritto che «Il dottor Sebastianelli, dirigente della ASL, ha spiegato che i risultati delle analisi iniziate sabato scorso dovrebbero essere rese note entro questo fine settimana ed ha invitato a non generare allarmismi ricordando l’estrema responsabilità con la quale i tecnici addetti stanno procedendo nel loro lavoro per ottenere “ risultati certi” e , di conseguenza , “decidere eventuali misure”.»
El-Zohbi dichiara: «Dato che all’esito dei risultati verrà interessato anche l’Istituto Superiore della Sanità, invito i rappresentanti delle Associazioni Ambientaliste ad astenersi dall’usare i mezzi di comunicazione per fare terrorismo ecologico senza avere dati certi ed ufficiali e ribadisco che il Comune di Chieti è stato ed è a disposizione dei cittadini per qualsivoglia delucidazione in merito alla vicenda.»
Viene automatico associare questo deprecato “allarmismo” a quello messo sotto accusa nel recente scandalo dell'acqua, nel quale fino agli avvisi di garanzia, ed anche dopo, purtroppo, le autorità hanno cercato in tutti i modi di “denigrare” l'operato degli ambientalisti.
Nel dossier del WWF, infatti, appare una lettera della Regione Abruzzo, dell'agosto 2004, indirizzata a vari enti: “La situazione … proprio in relazione ai rischi per la salute pubblica… impone, ovviamente, la giusta attenzione da parte delle amministrazioni pubbliche cui la presente è diretta, ma appare altrettanto necessaria una adeguata discrezione al fine di evitare inutili allarmismi nei cittadini interessati dai fenomeni di inquinamento in atto”.
Appaiono troppe analogie tra le due dichiarazioni, e l'uso della parola “allarmismi” non è certo tranquillizzante. I cittadini hanno il diritto di sapere se c'è una emergenza, e devono essere prontamente informati dei pericoli sulla loro salute. Troppo spesso questo non avviene, o avviene con ritardo. L'assessore dovrebbe dare una pronta e chiara risposta alla cittadinanza, e partecipare alle iniziative delle “Associazioni Ambientaliste” per acquisire nuovi elementi di valutazione.
Non si tratta di fare terrorismo ecologico, ma solo di porsi legittime domande, dal momento che la posta in gioco è la salute.
Il WWF ha organizzato una assemblea pubblica a Chieti Scalo, presso la sala della Cassa di Risparmio, sul tema: “ARIA, ACQUA, SUOLO: Inquinamento a Chieti, cosa fare
Dopo l’incendio dei rifiuti che ha coperto Chieti di una nuvola nera e dopo la “scoperta” di tante aree inquinate nel territorio di Chieti il WWF invita tutti i cittadini a conoscere e mobilitarsi insieme con le associazioni.
Interverrà Gaetano Basti, direttore dell’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente.” (Giovedì 7 agosto, Chieti Scalo ore 21,00 - Sala Cassa di Risparmio di Chieti - Informazioni: WWF Abruzzo, 3683188739, abruzzo@wwf.it)
Sentiremo cosa ne pensano le “Associazioni Ambientaliste” di questa nuova “emergenza”...

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