lunedì 20 aprile 2009

Scuole aperte...post terremoto

Oggi scuole aperte a Chieti. Solo sei sono rimaste chiuse, per ordinanza del Sindaco. Sono cinque tra materne ed elementari e una scuola media, ma le superiori? Chi deve controllare le superiori?
Alcune scuole cadono a pezzi da sole, senza un terremoto, purtroppo. Solo qualche mese fa quel ragazzo morto sotto il crollo di un solaio della sua scuola.
Cosa stiamo aspettando, nuovi morti? Spero proprio di no!
Sono una mamma, e sono preoccupata. Mi rendo conto che la paura è tanta e tante volte anche troppa, ma la sicurezza nelle scuole penso sia fondamentale ed un diritto sacrosanto. Questo terremoto ha contribuito a rinnovare le nostre piaghe, a riacutizzare le nostre paure, e mandare i nostri figli a scuola, in questi giorni, non è certo facile e "spensierato"...
Ma dobbiamo continuare a lavorare, i figli devono continuare la loro vita... tutti devono "andare avanti". Spero solo che questo andare avanti sia in tutti i sensi, soprattutto che non sia un tornare indietro. Indietro ai problemi dei nostri edifici pubblici (il comune è stato evacuato per i danni provocati dal terremoto, e con lui alcuni altri edifici pubblici e privati) e ai "soliti" problemi e lentezze burocratiche.
Dobbiamo pensarci prima ai probabili problemi, e non piangere dopo che sono accadute le disgrazie. Questo è accaduto per L'Aquila, purtroppo, ma non vogliamo che accada anche qui. Chieti non è considerata una zona ad alto rischio, va bene, ma pur essendo lontana dall'epicentro ha avuto i suoi bei danni. Non è ricompresa nei comuni considerati "terremotati" e questo lo capisco, anche se non lo approvo, soprattutto per gli sfollati teatini, sicuramente meno numerosi di altri, ma pur sempre sfollati!
Mi immedesimo in chi non può rientrare nella propria casa e sono triste e arrabbiata. Triste per i morti, per la distruzione dei nostri vicini aquilani, e arrabbiata per tutte le "chiacchiere" che si sono fatte su questo terremoto.
Temo per le conseguenze, quelle di cui sentiremo parlare per anni, quelle dovute al denaro, ai fiumi di denaro che verranno distribuiti per gli aiuti. Spero tanto che andranno a coloro che veramente ne hanno bisogno, e spero trovino un modo per organizzare al meglio tutto questo.
Sono stanca di sentire persone che continuano a ripetere "io l'avevo detto" e che però seguitano a non essere ascoltate. Sono stanca di sentire coloro che mi ripetono "non ti preoccupare", "non ci pensare" o cose del genere..
Io voglio pensarci prima, anzi, vorrei che a pensarci prima siano proprio coloro che possono decidere delle sorti di tutti noi.
Forse mi sbaglierò, ma non è che mi fido tanto di chi dice di non preoccuparmi senza che mi mostri una buona motivazione per non farlo...
Vorrei vedere i risultati dei controlli sulle scuole, vorrei che quelle crepe che spuntano qua e là negli edifici scolastici siano davvero "superficiali" e non siano invece superficiali gli ingegneri che devono controllare.

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