Chieti è tutta un cantiere. A prima vista questa affermazione rappresenterebbe un concetto da considerarsi positivamente sotto l’aspetto della volontà di sistemare una città che cadeva e cade ancora oggi letteralmente a pezzi, ma presenta allo stesso tempo un rovescio della medaglia assolutamente non trascurabile: i cantieri durano un’eternità. La Giunta Ricci verrà ricordata dai cittadini come quella che nell’ultimo decennio ha avviato più cantieri, ma allo stesso tempo verrà ricordata come la Giunta delle incompiute, tanti sono i cantieri aperti e tanti sono quelli che non hanno mai visto il termine dei lavori.
Chieti Scalo alla stregua di Chieti Alta soffre dei problemi legati alle continue deviazioni del traffico a causa della chiusura di questa o quella strada; soffre del problema delle polveri sollevate dalle auto in transito nei pressi dei cantieri, del caos creato dal traffico impazzito; soffre per la pericolosità di marciapiedi e strade lasciate con buche assurdamente non segnalate; soffre per i materiali di risulta abbandonati dappertutto; soffre per lavori fatti e rifatti a seguito di errori in fase di progettazione o in fase di costruzione come ad esempio gli attraversamenti pedonali di via Ortona. Questi sono solo alcuni esempi di ciò che i cittadini sono costretti a subire quotidianamente. Ce ne sarebbero tanti altri, ma credo sia inutile esporli adesso, tanto sono sotto gli occhi di tutti. Bene, in questa situazione ci troviamo senza dubbio di fronte ad una maldestra programmazione ed altrettanto pessima organizzazione dei lavori pubblici, sicuramente necessari, ma che andavano effettuati comunicando meglio ai cittadini i tempi e le modalità di esecuzione degli stessi in modo da paralizzare meno la città creando minori disagi possibili.
I commercianti delle strade interessate dai lavori hanno atteso e sopportato pazientemente fino ad oggi mille disagi oltre che la naturale perdita di incassi. I cittadini allo stesso modo dei commercianti hanno sopportato in silenzio, ma sia per gli uni che per gli altri la continua interruzione dei lavori suona come una beffa, anzi, come una vera e propria presa in giro. A fine agosto il Consigliere Comunale, Dott. Mario Colantonio, capogruppo di AN, trattò in una interrogazione al Sindaco, il problema dell’abbandono del cantiere di via Ortona - via Caduti sul Lavoro, evidenziando i problemi di un cantiere fermo, con marciapiedi impraticabili e con situazioni di pericolo per pedoni ed automobilisti; forse delle risposte sono state date, ma piacerebbe anche ai cittadini conoscerle, dato che sono quelli che in fondo pagano con le tasse ciò che il Comune fa realizzare e che sono sempre loro a subire le conseguenze della cattiva organizzazione della macchina comunale.
Oltre al danno, quindi, anche la beffa.
I cittadini sono ben felici di sapere che la Giunta mette in cantiere tanti lavori che domani daranno luogo a maggiore vivibilità, ma vorrebbero tempi certi circa l’esecuzione degli stessi. Vorrebbero inoltre che i cantieri venissero finiti una volta per tutte, e non lasciati incompiuti come è stato per via Avezzano che non ha ancora visto piazzati gli ultimi dissuasori previsti dal progetto, a 18 mesi dal collaudo e riconsegna.
Nel caso dei lavori di via Ortona, via Vasto e via Caduti sul Lavoro, chietiscalo.it vorrebbe porre alcuni quesiti al Sindaco Ricci ed all’Assessore Febo:
* Sig. Sindaco e Sig. Assessore, siete consapevoli dello stato in cui versano i cantieri di Chieti ed i particolare quelli citati?
* Verranno presi provvedimenti d’urgenza per cercare di mettere fine al calvario dei cittadini facendo riprendere i lavori nei cantieri sospesi?
* E’ possibile conoscere la data del termine lavori?
* Quali misure prevedete per alleviare i disagi delle attività commerciali, vere vittime dei cantieri infiniti?
* E’ previsto uno sconto sui tributi (tassa rifiuti, ecc.) per coloro che hanno subito sulla propria pelle i disagi ed il danno economico causato dalla perdita della clientela?
Cordialmente.
Chietiscalo.it
Vittorio Ramundi
lunedì 15 settembre 2008
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